Fact checking e Fake news
Domande e risposte sui falsi miti relativi alla CoViD-19
Bufale “alimentari”
Bere tanta acqua lava il virus dalla vie aeree e lo spinge nello stomaco dove viene distrutto dall'acido
L’acqua non lava via il virus e non serve per prevenire il contagio.
Mangiare aglio può aiutare a prevenire l'infezione da nuovo coronavirus
L’aglio è un alimento con alcune proprietà antimicrobiche ma non ci sono evidenze di azione preventiva nei confronti del nuovo coronavirus.
Mangiare tante proteine aumenta l'efficacia del sistema immunitario
Superare la normale dose giornaliera di proteine raccomandata (0,8 gr. per kg di peso corporeo, se non si svolgono attività fisiche pesanti) non fornisca benefici ulteriori al sistema immunitario.
Bere acqua o bevande calde uccide il virus
Il virus è in grado di resistere e replicarsi alla temperatura corporea che è di circa 37°.
Pane fresco o verdure crude possono essere contaminate dal nuovo coronavirus e trasmettere sicuramente l’infezione a chi li mangia
Attualmente non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del nuovo coronavirus sulla superficie degli alimenti, ma la possibilità di trasmissione del virus attraverso il pane fresco, o altri tipi di alimenti è poco probabile, visto che la modalità di trasmissione è principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie (droplets) o per contatto. Chiaramente chi manipola il pane, e gli alimenti in generale, deve rispettare le regole igienico sanitarie: lavarsi le mani accuratamente con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi prima di toccare gli alimenti, usare un fazzoletto usa e getta per coprire bocca e naso in caso di tosse e starnuti e lavarsi le mani subito dopo.
Mangiare tante arance e limoni previene il contagio perché la vitamina C ha azione protettiva nei confronti del nuovo coronavirus
Non ci sono prove scientifiche che dimostrino come l’assunzione di vitamina C sia efficace nel prevenire l’infezione da Covid-19, o nel ridurre il rischio di sintomi gravi, oppure nel diminuire la durata della malattia.
Per la verità, nonostante si tratti di una credenza molto diffusa, non ci sono solide prove scientifiche che la vitamina C sia efficace nel prevenire il raffreddore o l’influenza. Mancano prove anche sull’efficacia di altri integratori proposti in questi giorni (per esempio zinco, lattoferrina) nel proteggerci dal coronavirus.
In generale, quindi, è bene per la nostra salute avere un’alimentazione varia e ricca di frutta e verdura. Mangiare agrumi e kiwi (come anche altri frutti) è sicuramente una scelta salutare e da consigliare.
Ad oggi sappiamo che la miglior protezione è limitare il più possibile i contatti sociali, mantenendo la distanza di un metro e mezzo e rispettando le norme igieniche: lavaggio frequente e accurato delle mani, evitare di toccare bocca, naso e occhi con le mani sporche, coprire bocca e naso con un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce.
Ci si può infettare con il nuovo coronavirus bevendo l'acqua del rubinetto
Bere l’acqua del rubinetto è sicuro. Le pratiche di depurazione cui è sottoposta l’acqua del rubinetto sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) e alla fase finale di disinfezione.
Il virus si trasmette per via alimentare
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.
Il virus è sensibile all'alcol, quindi se bevo alcolici non mi ammalo di CoViD-19
Il consumo frequente di alcol o superalcolici non protegge dall’infezione da nuovo coronavirus. Gli alcolici sono nocivi per la salute e generano dipendenza. Il loro consumo non solo non protegge dal virus ma espone al rischio di sviluppare malattie serie, tra cui tumori. Per prevenire il contagio bisogna restare a casa, rispettare le misure di distanziamento sociale (almeno 1 metro di distanza dalle altre persone) e lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o soluzione a base di alcol per almeno 40-60 secondi.
Farmaci e nuovo Coronavirus
Alcune delle più diffuse bufale su farmaci e SARS-CoV-2
Il nuovo coronavirus è un ceppo di virus dell'influenza che è mutato
I coronavirus sono una famiglia di virus che possono infettare l’uomo e trasmettere diverse malattie. Il virus SARS-CoV-2, che provoca la malattia denominata CoViD-19, mostra alcune somiglianze con altri virus, quattro dei quali possono causare normali raffreddori. Osservati al microscopio i cinque virus mostrano una conformazione simile, che sfrutta le proteine (spike) dalla forma appuntita per infettare le cellule umane.
I farmaci antivirali prevengono l'infezione da nuovo coronavirus
Non ci sono evidenze su una loro azione preventiva.
Mangiare tante arance e limoni previene il contagio perché la vitamina C ha azione protettiva nei confronti del nuovo coronavirus
Non ci sono prove scientifiche che dimostrino come l’assunzione di vitamina C sia efficace nel prevenire l’infezione da Covid-19, o nel ridurre il rischio di sintomi gravi, oppure nel diminuire la durata della malattia.
Per la verità, nonostante si tratti di una credenza molto diffusa, non ci sono solide prove scientifiche che la vitamina C sia efficace nel prevenire il raffreddore o l’influenza. Mancano prove anche sull’efficacia di altri integratori proposti in questi giorni (per esempio zinco, lattoferrina) nel proteggerci dal coronavirus.
In generale, quindi, è bene per la nostra salute avere un’alimentazione varia e ricca di frutta e verdura. Mangiare agrumi e kiwi (come anche altri frutti) è sicuramente una scelta salutare e da consigliare.
Ad oggi sappiamo che la miglior protezione è limitare il più possibile i contatti sociali, mantenendo la distanza di un metro e mezzo e rispettando le norme igieniche: lavaggio frequente e accurato delle mani, evitare di toccare bocca, naso e occhi con le mani sporche, coprire bocca e naso con un fazzoletto quando si tossisce o si starnutisce.
Gli antibiotici prevengono l’infezione da nuovo coronavirus
Gli antibiotici non hanno effetto sui virus e quindi neanche sul coronavirus.
La Tachipirina cura l'infezione da nuovo coronavirus
La Tachipirina (paracetamolo) svolge un’azione antipiretica ed è quindi molto utile in caso di febbre alta, ma non cura l’infezione da nuovo coronavirus.
Se si sono avuti contatti con soggetti positivi al virus si possono prendere dei medicinali che prevengono l'1nfezione
Non esiste attualmente nessuna terapia utilizzabile in via preventiva.
L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha autorizzato diversi studi per la sperimentazione di medicinali per il trattamento di CoViD-19 e l’Agenzia europea del Farmaco (EMA) ha comunicato che attualmente ci sono 40 medicinali e 12 vaccini in via di sviluppo e che su due vaccini sono stati avviati studi clinici di Fase I.
Sono tutti studi sperimentali e nessun farmaco ha ancora dimostrato la sua efficacia nel trattamento di CoViD-19.
La vitamina D previene la CoViD-19
Da alcune notizie riprese dai mezzi di informazione, sembrerebbe che alcuni studi hanno osservato un minore livello di vitamina D nel sangue delle persone contagiate e documentato l’efficacia di questa vitamina nel ridurre il rischio di contagio e la gravità dei sintomi.
A oggi non ci sono studi pubblicati su riviste scientifiche a supporto di queste affermazioni. La possibile efficacia della vitamina D è un’ipotesi di ricerca proposta da alcuni medici, che deve essere, però, verificata con prove scientifiche.
Il fatto che chi è contagiato abbia una carenza di vitamina D non è da solo indice che questo rappresenta un fattore di rischio di ammalarsi. E’ possibile che il virus abbia colpito maggiormente persone che più spesso hanno livelli minori di vitamina per le loro condizioni di salute e fisiche (per esempio anziani che possono muoversi poco o che non stanno all’aria aperta).
Infine, anche l’efficacia della vitamina D nel potenziare la risposta del sistema immunitario non è a oggi documentata da solide e conclusive prove scientifiche.
Gli extracomunitari sono immuni all'epidemia grazie al vaccino contro la Tubercolosi
Il vaccino per la Tubercolosi non ha nulla a che vedere con il Coronavirus: la TBC è dovuta ad un batterio e non a un virus. Si ricorda che le malattie possono fare ammalare chiunque indipendentemente dalla loro etnia.
Per difendermi dal virus posso andare in farmacia e acquistare i nuovi farmaci sperimentali
Un farmaco prima di arrivare nelle farmacie deve aver superato diverse fasi di sperimentazione che ne testano l’efficacia, la qualità e la sicurezza seguendo procedure ben definite. Solo dopo che ha superato tutte le fasi di sperimentazione, ed ha avuto l’autorizzazione dalle autorità competenti, può essere disponibile nelle farmacie e può essere acquistato dopo prescrizione medica.
Altre bufale molto diffuse
Possiamo auto-diagnosticarci la CoViD-19
L’unico modo per effettuare la diagnosi è sottoporsi al tampone rinofaringeo, eseguito da personale specializzato in laboratorio, per ricercare la presenza del virus nel materiale prelevato.
Quindi, l’affermazione del ricercatore di Taiwan secondo cui basterebbe trattenere il respiro per 10 secondi per capire se c’è fibrosi nei nostri polmoni è falsa.
Perché questa notizia è pericolosa? Perché in persone poco allenate, trattenere a lungo il respiro può causare sintomi fastidiosi, come giramenti di testa oppure sensazione di svenimento. Meglio stare attenti, quindi.
I sintomi che possono far sospettare la presenza di una polmonite, e che necessitano subito di una valutazione medica, sono la tosse particolarmente insistente e la mancanza d’aria.
Si possono confezionare mascherine da soli in casa
Non solo non è così, ma al contrario l’uso delle mascherine (anche di quelle chirurgiche) potrebbe fornire un falso senso di sicurezza e distogliere l’attenzione dal mettere in atto le norme igieniche o il distanziamento sociale.
Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità ritengono, coerentemente con quanto raccomandato a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che le mascherine chirurgiche siano da riservare a coloro che presentano sintomi influenzali (per ridurre il rischio di contagio di chi gli sta intorno) e a coloro che assistono chi è ammalato.
Le mascherine chirurgiche, oltre a non garantire un’elevata protezione contro l’infezione da virus, se indossate e tolte in maniera non corretta possono rappresentare una fonte di trasmissione. Per esempio, se togliendo la mascherina si tocca inavvertitamente la parte esterna o interna, si rischia di contaminare le mani. Questo è uno dei motivi per cui NON si raccomanda a tutti l’uso di mascherine, anche se può sembrare razionale l’intento di impedire che ciascuno contagi gli altri attraverso le goccioline respiratorie. C’è, inoltre, da considerare che la priorità di utilizzo di questo tipo di presidi deve essere riservata al personale sanitario. In un momento di scarsità, non ci si può permettere di lasciare sprovvisto chi ne ha più bisogno.
Le misure igieniche e di distanziamento sociale sono sufficienti, quindi, a ridurre il rischio di contagio da CoViD-19 e a loro deve essere riservata la massima attenzione.
Fare gargarismi con la candeggina, assumere acido acetico o steroidi, utilizzare oli essenziali e acqua salata protegge dall'infezione da nuovo coronavirus
Nessuna di queste pratiche protegge dal virus SARS-CoV-2 e alcune di queste sono molto pericolose per la salute.
Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus
Non ci sono evidenze scientifiche che gli essiccatori per mani ad aria calda siano in grado di uccidere il nuovo coronavirus. Per proteggersi dall’infezione il metodo più sicuro è quello di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con una soluzione a base di alcol. Dopo aver pulito le mani bisogna asciugarle accuratamente.
Se indosso due o tre mascherine una sull'altra sono più protetto dal nuovo coronavirus
Indossare più mascherine sovrapposte non è utile. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Inoltre, l’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.
Il virus SARS-CoV-2 vola nell'aria fino a 5 metri
Non esistono evidenze scientifiche alla base di questa affermazione.
Una lampada a raggi ultravioletti può uccidere il nuovo coronavirus
Le lampade UV non devono essere utilizzate per sterilizzare le mani o altre aree della pelle poiché le radiazioni UV possono causare irritazione.
Una volta che mi sono contagiato il nuovo coronavirus rimarrà per sempre nelle mie cellule
Una persona che ha contratto il nuovo coronavirus può guarire completamente senza avere più tracce del virus nell’organismo. Quindi essere positivi al nuovo coronavirus non significa rimanere infetti per sempre.
Per sapere se si è contagiati dal nuovo coronavirus basta pungersi un dito e guardare il colore del sangue: se anziché rosso vivo è scuro il contagio è avvenuto
FALSO! Nessuna evidenza scientifica ha correlato il colore del sangue all’infezione da nuovo coronavirus.
Il coronavirus colpisce l’apparato respiratorio quindi se sono in grado di trattenere il respiro per almeno 10 secondi senza tossire vuol dire che sono sano.
Falso. I sintomi di CoViD-19 generalmente sono lievi e in questo caso non impediscono lo svolgimento di attività moderate. Inoltre il modo migliore e scientificamente dimostrato per confermare se si ha la CoViD-19 è con un test di laboratorio e non mediante prove di apnea o con esercizi di respirazione.
Il coronavirus rende sterili, soprattutto gli uomini
Non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da nuovo coronavirus causi sterilità maschile o femminile.
Se vieni contagiato dal nuovo coronavirus, te ne accorgi sempre
La malattia CoViD-19 può dare luogo in alcuni casi ad una sintomatologia simile a quella di altre malattie respiratorie come l’influenza e il raffreddore comune, con tosse secca, febbre, stanchezza; in altri casi si manifesta con sintomi diversi, diarrea, iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola, fino ad arrivare a difficoltà respiratorie e polmoniti. Inizialmente e generalmente questi sintomi sono lievi, pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa.
I bambini non rischiano di essere contagiati dal nuovo coronavirus
I bambini non sono affatto immuni all’infezione da nuovo coronavirus. Anche loro possono essere infettati e sviluppare la malattia CoViD-19, anche se ci sono stati relativamente pochi casi segnalati tra i bambini.
Al rientro in casa bisogna sempre lavarsi i capelli e gli indumenti indossati
Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.
La suola delle scarpe porta sicuramente il virus in casa e trasmette l'infezione
Attualmente non è noto il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti. In via teorica se si cammina con le scarpe su una superficie in cui una persona infetta ha espulso secrezioni respiratorie come catarro, ecc. è possibile che il virus sia presente sulla suola delle scarpe e possa essere portato in casa. Però normalmente il pavimento non è una delle superfici che tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. Se in casa ci sono bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro allo 0.1% (semplice candeggina o varechina diluita).
Fare un bagno caldo previene la malattia CoViD-19
Fare il bagno caldo non previene lo sviluppo di CoViD-19. La normale temperatura corporea rimane tra 36,5° e 37°C, indipendentemente dalla temperatura del bagno o della doccia che facciamo. Fare un bagno con acqua estremamente calda può essere dannoso e provocare bruciature alla pelle. Il modo migliore per proteggersi da CoViD-19 è lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzione a base di alcol. In questo modo si eliminano i virus eventualmente presenti sulle mani e non si corre il rischio di infezioni che potrebbero verificarsi toccando naso, bocca e occhi.
Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di CoViD-19
Secondo l’OMS è probabile che i fumatori siano più vulnerabili al virus SARS-CoV-2 in quanto l’atto del fumo fa sì che le dita (ed eventualmente le sigarette contaminate) siano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca. I fumatori, inoltre, possono anche avere già una malattia polmonare sottostante o una ridotta capacità polmonare che aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite.
Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione da nuovo coronavirus
Le evidenze attuali indicano che il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree, comprese quelle con clima caldo e umido.
Il clima caldo uccide il virus. Basta mettersi al sole pieno per prevenire l’infezione
Non esistono evidenze scientifiche che esporsi al sole, o vivere in Paesi a clima caldo, prevenga l’infezione da nuovo coronavirus. Casi di CoViD-19 sono stati registrati anche in Paesi con clima caldo.
Mischiare la candeggina ai detergenti per i pavimenti è più efficace per uccidere il virus
L’utilizzo di disinfettanti ad esempio contenenti alcol al 70% o a base di cloro allo 0,1% (candeggina) è sufficiente ad uccidere il virus sulle superfici annullando la sua capacità di infettare le persone. Mescolare più prodotti insieme pensando di ottenerne uno più potente contro il coronavirus può essere molto nocivo perché espone a prodotti pericolosi che si possono formare durante la miscelazione e può comportare gravi intossicazioni.
Si possono fare disinfettanti fatti in casa miscelando candeggina, sale grosso e acqua
Miscelare più prodotti fra di loro senza conoscerne gli effetti è pericoloso, perché potrebbero generarsi sostanze tossiche per contatto e per inalazione. Si ricorda che le azioni più efficaci per prevenire l’infezione da nuovo coronavirus sono:lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol (alcool etilico/etanolo) al 70% per almeno 40-60 secondi, strofinandole bene in ogni loro parte; tossire o starnutire nella piega del gomito o in un fazzoletto monouso da gettare subito dopo l’uso; rispettare le misure di distanziamento sociale (distanza di almeno 1 metro dalle persone).
Bufale su animali e coronavirus
Gli animali domestici possono trasmettere il virus
Non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano contrarre il nuovo coronavirus e trasmetterlo all’uomo. Come regola generale di igiene si consiglia però di lavarsi bene le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali, comune prassi per proteggersi da altri microrganismi che possono invece essere trasmessi dagli animali all’uomo.
“Al momento non crediamo che gli animali domestici abbiano un ruolo nella trasmissione del coronavirus, ma pensiamo che possano essere infettati dai loro proprietari“. Lo ha dichiarato ieri (8/4/2020, n.d.R.) Maria Van Kerkhove, responsabile dell’unità malattie emergenti e zoonosi dell’Oms, nel corso del consueto briefing sul CoViD-19 da Ginevra.
Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina
Non ci sono attualmente evidenze che i cani e gli animali d’affezione in generale possano trasmettere il coronavirus. La candeggina non va assolutamente usata per disinfettare le zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua. Quando si rientra in casa è opportuno provvedere alla sua igiene pulendo prima le zampe con prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro) e poi asciugandole bene. Non vanno usati prodotti aggressivi né quelli a base alcolica perché possono indurre fenomeni irritativi, causando prurito. Il mantello va, invece, spazzolato e poi passato con un panno umido.
Il nuovo coronavirus può essere trasmesso attraverso le punture di zanzara
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso.
Non è mai stata registrata trasmissione del virus mediante punture di insetti, ematofagi o meno.

C'è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G?
Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Ad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo causale all’esposizione alle tecnologie wireless.
Fonti: Istituto Mario Negri e Ministero della Salute
Numero Verde Campania
800 90 96 99
Numero Pubblica Utilità
1500
Numero Unico d'emergenza
112 - 118
Numeri Protezione Civile dei Comuni
Meta
081 18571651
Piano di Sorrento
081 8074517
Sant'Agnello
081 5332244
081 8074517
Sorrento
Massa Lubrense
081 5339411